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COSA C’E’ DA SAPERE

Il mio primo approccio professionale con le serre bioclimatiche è nato studiando le architetture, soprattutto pubbliche, nord europee, che hanno iniziato ad inserire questo elemento sulle facciate facendolo diventare al contempo elemento di facciata ed elemento, se così si può chiamare, impiantistico. Ma cosa è in effetti un serra BIOCLIMATICA?
Anzitutto occorre sgombrare il campo da un equivoco comune: la serra bioclimatica non è una veranda. Vero è che l’utilizzo di questo elemento permette la realizzazione di un volume aggiuntivo alla volumetria, che sia essa abitativa, commerciale o terziaria, che ha portato, nella sua evoluzione, alla creazione di quelli che si possono definire "giardini d’inverno"; la serra, a differenza della veranda deve avere obbligatoriamente un orientamento particolare e caratteristiche precise per poter essere identificata come una costruzione in bioedilizia.
La serra sfruttando i principi dell’irraggiamento e a volte della convezione, nel suo funzionamento invernale prevede la captazione dell’energia solare attraverso i vetri di cui è costituita, in questo modo viene scaldata l’aria che si trova all’interno della serra che a sua volta va ad accumulare calore nella massa costituita dal muro di separazione con lo spazio abitabile interno. Il calore accumulato viene poi trasferito all’interno per irraggiamento e, in certi casi, per convezione. In estate la serra addossata deve essere completamente apribile per evitare fenomeni di surriscaldamento. Le serre progettate da noi spesso sono dotate, nella parte bassa delle schermature verticali, di alette apribili ed orientabili, che consentono l’ingresso di aria pulita e fredda dal basso che, scaldata dal sole tende a salire in modo naturale, ed attraverso il movimento naturale continuo dell’aria, può essere convogliata all’interno dell’abitazione per mezzo di opportune canalizzazioni poste nella parte alta della tamponatura esterna. Possiamo dire quindi che ci sono due tipi di serre, quella passiva che trasmette il calore prodotto solo attraverso il suo accumulo nella muratura o attraverso il passaggio tra gli infissi divisori e quella attiva attraverso il trasporto dell’aria calda per tramite delle canalizzazioni. Chiaramente l’uso della serra viene studiato sempre con attenzione nei mesi invernali nei quali c’è richiesta di produzione del calore, ed il sole si trova più basso sull’orizzonte e colpisce le superfici vetrate da un angolazione minore, la stessa deve invece essere opportunamente schermata nei mesi estivi quando il sole è più alto ed è quindi opportuno dotare le serre di elementi orizzontali opachi aggettanti che la proteggono dall’irraggiamento estivo. Sono tanti i vantaggi di avere una serra bioclimatica. "Dalla presenza di uno spazio aggiuntivo in casa senza influire sulla cubatura totale", "fino alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica fino al 20% con un risparmio sulla bolletta energetica; senza dimenticare il maggior comfort dovuto dall’avere a disposizione un ambiente naturalmente termoregolato, fresco d’estate e caldo in inverno".
Proprio per queste caratteristiche peculiari, una serra captante deve essere accuratamente progettata, sia da un punto di vista architettonico che bioclimatico, e va contattato un tecnico esperto per l’eventuale preparazione della documentazione di legge (pratica al Genio civile, DIA o permesso di costruire).

Qual è la norma che regola le serre bioclimatiche? Innanzi tutto la Legge 10 del 1991 a cui è succeduto il Dlgs 192 del 2005. Ma la legge che ha definito nel merito le caratteristiche tecniche, costruttive ed i titoli necessari alla sua realizzazione è la Legge regionale n. 8 del 2008 e la successiva Legge regionale n. 10/2011
Veniamo alle caratteristiche che deve avere la serra: per superfici fino al 15% della SUL dell’immobile si può richiedere la realizzazione della serra con SCIA 2 ;per superfici fino al 30% della SUL dell’immobile si può richiedere la realizzazione della serra in Permesso di Costruire.
La serra non deve inibire l’areazione naturale dei locali e per questo la ASL ha emanato una direttiva secondo la quale se la superficie ha una larghezza pari o inferiore al metro e mezzo, la presenza della serra non inficia il rapporto aereoilluminante, al contrario occorre inserirla in spazi che non precludono l’utilizzo delle finestre dell’abitazione.

COME SI RICHIEDONO

La Serra bioclimatica rientra tra le opere classificate come Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (vedi paragrafi precedenti) per cui la richiesta dovrà essere fatta mediante SCIA IN ALTERNATIVA AL PERMESSO DI COSTRUIRE.
E’ una pratica NON ONEROSA e non vi è da versare contributo per la realizzazione della Serra. Può essere richiesto il Calcolo strutturale degli elementi da porre in opera e la conseguente presentazione al Genio Civile.
Occorre allegare alla SCIA 2 una relazione energetica nella quale si dimostri il beneficio ottenuto con l’installazione della Serra ed a fine lavori redigere il nuovo APE.
E’ obbligatorio accatastare il nuovo elemento costruito.