You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.

Loading...

SCIA ROMA- COSA E’ E QUANDO SI PRESENTA

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) è stata introdotta con la Legge n. 124/2015, ed è, insieme alla SCIA in alternativa al Permesso di Costruire ( della quale parleremo nell’apposito richiamo) il titolo che è andato a sostituire la DIA.

Gli interventi ricadenti in Segnalazione Certificata di inizio Attività (S.C.I.A) cosi come aggiornati dal DLGS 222 del 2016 – Tabella A sono quelli che ricadono nel RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO (pesante) normata dall’art. 3 comma 1 lettera C e dall’art. 22 comma 1 lettera B del DPR 380/2001 e nella RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA cosidetta “semplice” o leggera normata dall’art. 3 comma 1 lettera D del DPR 380/2001. La SCIA è regolamentata, oggi, nel Testo Unico dell’Edilizia e va redatta ad esempio per ROMA CAPITALE in forma cartacea e consegnata a mano al protocollo del municipio di competenza, mentre ad esempio nel Comune di Pomezia o nel Comune di Fiumicino – limitrofi alla Città di Roma si traspette online tramite apposito portale telematico SUE. La SCIA, come la CILA può essere presentata per lavori da eseguire in via preventiva come atto autorizzativo per le opere da compiere, oppure per sanare lievi difformità ricadenti nella fattispecie delle opere indicate dal DPR 380. In questo caso si tratterà di una SCIA in sanatoria che sarà soggetta al pagamento di una sanzione fissa. Andando a chiarire quali possono essere INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA LEGGERA e di RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO PESANTE così come normato dall’Art. 9 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG:

Sono interventi di RISTUTTURAZIONE EDILIZIA LEGGERA (RE1) gli interventi che non comportano aumento di Superficie Utile Lorda, del Volume costruito e delle unità immobiliari, che non alterano la sagoma e/o l’aspetto esteriore degli edifici.

Sono da considerarsi a titolo esemplificativo le sottoelencate opere:
  • Demolizione e ricostruzione di solai, se con quota di imposta diversa rispetto a quelle preesistenti ed in assenza di incremento di superficie lorda;
  • Sostituzione degli elementi verticali portanti dell'edificio con altri aventi caratteristiche fisiche e strutturali diverse;
  • Modifica del posizionamento o nuovo inserimento di elementi distributivi verticali

Sono interventi di Restauro e risanamento conservativo (RC) del tipo pesante sono gli interventi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con esso compatibili. Sono i medesimi interventi indicati nella CILA ma qualora interessassero parti strutturali dell’edificio si trasformano in interventi di tipo “Pesante”

La SCIA si usa anche per interventi di DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE di un immobile qualora fossimo in presenza di queste tiologie:
  • Stessa volumetria di quello preesistente;
  • Stessa sagoma di quello preesistente, se trattasi di edificio vincolato;

La SCIA si utilizza inoltre per richieste di MUTAMENTO D’USO qualora necessarie per l’apertura o la modifica di attività commerciali, somministrazione, laboratori od altro ( per la spiegazione specifica si rimanda ad apposito paragrafo)
La SCIA si utilizza infine come strumento di variante a Permessi di Costruire in corso di esecuzione.

SCIA ROMA – COME SI PRESENTA

Cosi come per la CILA e per tutte le pratiche edilizie che presuppongono l’attestazione del professionista circa la regolarità dell’esistente, è IL SOPRALLUOGO da parte di un tecnico abilitato. Il nostro studio effettua prima della redazione di qualunque pratica da eseguire un accurato sopralluogo e rilievo metrico dell’edificio necessario ad una buona graficizzazione sia dello stato attuale che di quello post operam. La SCIA si presenta a Roma in forma Cartacea allegando alla richiesta la relazione asseverata del Tecnico abilitato, due copie degli elaborati grafici, tutti gli allegati necessari alla buona comprensione della pratica, il modello SOGGETTI COINVOLTI con l’indicazione oltre che di eventuali comproprietari o titolati alla presentazione, del DIRETTORE DEI LAVORI, e dei dati relativi alla DITTA ESECUTRICE, completi in modo che il municipio ricevente possa verificare la regolarità del DURC.

SCIA ROMA – DOCUMENTI NECESSARI

Necessari all’inoltro della SCIA sono i seguenti documenti:

  • Planimetria catastale ultima in atti dell’unità immobiliare;
  • Importantissima è la documentazione relativa alla storia urbanistica dell’immobile senza il quale non è possibile compilare la relazione tecnica asseverata;
  • Copia dell’atto di provenienza dell’immobile o contratto di locazione;
  • Fotocopia di un documento di identità del richiedente;

Indicati solo alcuni dei documenti da fornire al tecnico, in base alla tipologia di immobile, ed alla tipologia di lavorazione, indichiamo direttamente nel preventivo tecnico economico la lista completa della documentazione necessaria.

SCIA ROMA – TERMINE PER L’ESECUZIONE DELLE OPERE

La SCIA, può essere condizionata all’ottenimento di ulteriori pareri, ed in questo caso l’inizio lavori è demandato all’ottenimento degli stessi. In tutti gli altri casi è una pratica con inizio lavori immediato e pertanto all’atto della protocollazione, la stessa dovrà essere completa di tutta la documentazione ed il progetto ben definito. E’ possibile presentare varianti al titolo abilitativo presentando una nuova SCIA im variante alla precedente.
Il termine per il completamento dei lavori è di tre anni ed alla fine dell’opera il tecnico incaricato rilascerà un collaudo dell’opera insieme alla fine dei lavori, dopo aver registrato la variazione catastale delle opere eseguite sull’immobile.
A seconda della fattispecie delle opere eseguite potrebbe essere obbligatorio redigere un APE aggiornato con gli interventi eseguiti, e, ad esempio, in caso di Mutamento d’uso potrebbe essere richiesta la SCIA di agibilità. PER IL COMMITTENTE: occorre sempre ricordare di chiedere all’impresa esecutrice una copia dei Formulari dei rifiuti, e, qualora le opere avessero interessato gli impianti è necessario farsi rilasciare le dovute certificazioni.